Il progetto europeo Made in Nature è entrato nel pieno delle attività d’autunno con un evento dedicato ai media ad Anuga – Colonia. L’incontro ha dato la possibilità di presentare gli obiettivi del Progetto e l’andamento del biologico italiano, un segmento di offerta sempre più ricercato dai consumatori europei.
La superficie italiana coltivata a biologico, dai recenti dati pubblicati dal Ministero delle Politiche Agricole, è arrivata ai 2 milioni di ettari totali che rappresentano il 15,5% dell’intera superficie agricola italiana.Gli acquisti di biologico sono in continua crescita sul mercato italiano e rappresentano 3 miliardi di euro in valore nel 2019. L’ortofrutta fresca e trasformata è sempre il segmento produttivo trainante. La Distribuzione organizzata e di discount hanno registrato i maggiori incrementi di quote nel 2018 e inizio 2019 mentre risulta in forte calo il dettaglio tradizionale in Italia ed in Europa.
Il sole di fine estate su tutto il territorio italiano ha dato un grande impulso alle produzioni biologiche prima tra tutte l’uva da tavola, proposta nelle varietà senza semi. Ottima qualità e buona produzione anche per le mele bio particolarmente interessanti per l’ampia gamma varietale che contraddistingue l’offerta made in Italy di eccellente qualità e resistente alla ticchiolatura. La raccolta di pere biologiche ha risentito in termini quantitativi dei problemi climatici nelle zone di produzione ma la qualità è eccellente, così come eccellente si prospetta la qualità dei prodotti trasformati biologici quali il pomodoro da trasformazione.
Per quanto riguarda il mercato, l’'evoluzione positiva del settore biologico in Italia è stata confermata anche dai primi dati resi noti dall’ISMEA, che indicano i consumi in crescita da oltre 5 anni senza soluzione di continuità (+102 % dal 2013 a oggi). Secondo ISMEA, gli acquisti di prodotti bio sono aumentati di un ulteriore +1,5% nei primi mesi dell'anno. Un risultato positivo soprattutto se valutato in relazione ai quantitativi di merce presenti sul mercato, che vede ormai vicino il traguardo dei 3Mld di valore del comparto a fine 2019. A trainare le vendite la GDO, con un +5,5%, a scapito delle quote dei negozi tradizionali (-7%). Significativa anche la crescita del bio nei Discount (+20,7%).
Infine, per quanto riguarda le importazioni di prodotti biologici da Paesi terzi, dopo anni di continua crescita, nel 2018 si è verificata una flessione complessiva del 10% dei volumi importati. Tale diminuzione è da attribuire principalmente alla categoria dei prodotti industriali, che hanno registrato un calo del 50% rispetto al 2017.