La prima uscita pubblica del neoministro Bellanova riguarda la sua terra, la Puglia. Ed in particolare il Salento, destinato a divenatare, ha detto il ministro, terreno di sperimentazione e ricerca per fermare l'avanzata della Xylella. “Fondamentale – ha aggiunto – fermare l'avanzata del batterio verso le altre province pugliesi tenendo sotto stretto controllo i territori e intervenendo tempestivamente dove necessario. Prioritario rilanciare olivicoltura e attività frantoiane in Salento».
Il numero uno di Via XX Settembre ha poi annunciato un primo pacchetto di misure a sostegno; 300 milioni di euro per stimolare la rinascita dell'olivo in Salento, al fine di rinsaldare il legame con l'identità di quella terra. Saranno poi necessari incentivi per impiantare il Leccino, che ha dimostrato maggiore resistenza alla Xylella, così come è necessario “rafforzare l'interlocuzione con Bruxelles per un sostegno forte, perché evidentemente la Xylella è una falla evidente del sistema di controllo alle frontiere rispetto all'ingresso di piante con batteri pericolosi. Per questo chiederemo alla Commissione Ue di sostenere in ogni modo il lavoro di migliaia di florovivaisti e agricoltori pugliesi».