Come sono le previsioni per la produzione 2019 di pere? Piuttosto negative. In base all'indagine svolta da Cso Italy sulle stime produttive per la campagna 2019/2020, basata sulla conta dei frutti in un campione rappresentativo di aziende, si prevede un raccolto di circa 511.000 tonnellate, quindi in calo di un terzo rispetto al 2018. Pessime notizie.
Conference, Kaiser e Abate
Tutte le principali varietà sembrano evidenziare una diminuzione rispetto all’anno precedente, più consistente per Conference e Kaiser, più lieve per William B.C., Santa Maria e Max Red Bartlett. Alla diminuzione hanno concorso, oltre ad alcuni problemi in fase di fioritura e allegagione, la forte presenza di cimice, alternaria e valsa in diverse varietà ed il calo delle superfici in produzione.
Ma sulla qualità non ci saranno sorprese. I calibri delle varietà estive potrebbero essere tendenzialmente più contenuti rispetto al 2018, in quanto nonostante il minor numero dei frutti, il grande caldo di giugno e inizio luglio ne ha ostacolato lo sviluppo. Pezzatura invece in linea con il 2018 per le varietà autunno-invernali, che già in questi giorni beneficiano di temperature più fresche. Non diversa la situazione negli altri Paesi europei produttori di pere, in particolare in Belgio e Olanda, in cui si denuncia una diminuzione dal 30 al 50% rispetto al 2018. Ovviamente tutto questo avrà influenza sui prezzi.