All’interno del testo provvisorio del documento di economia e finanza 2019 risultano parecchi riferimenti all'agricoltura ed alla pesca. In particolare, "uno degli obiettivi chiave dell'azione di governo è la semplificazione delle procedure" che si traduce per l'agricoltura nell'applicazione della delega in materia approvata dal consiglio dei ministri a fine febbraio. E questo si affiancherà "ad una riorganizzazione del ministero" per favorire un'interlocuzione semplice e diretta con gli operatori del sistema che "rafforzi ulteriormente la tutela del made in italy agroalimentare"; la promozione di protocolli di cooperazione tra enti di ricerca, mondo produttivo e istituti di formazione per sostenere la ricerca e la formazione professionale; la promozione e valorizzazione del made in Italy, ponendo particolare enfasi sui suoi punti di forza e sulla protezione delle indicazioni geografiche ed il contrasto all'italian sounding; l'attivazione dei "distretti del cibo" con la creazione di un apposito registro nazionale ed il rafforzamento del piano strategico nazionale sul biologico, con l'avvio alle mense biologiche certificate nelle scuole, l'attuazione delle nuove regole europee e l'incremento della superficie agricola biologica.
E poi, grande sarà l'attenzione alle filiere agricole con il supporto all'aggregazione dei produttori e la creazione di strumenti per accorciare le filiere, per far rispettare le norme contro le pratiche commerciali sleali e ridurre i tempi dei pagamenti.
Saranno affrontate anche le carenze infrastrutturali e logistiche, dell'agricoltura di precisione e della modernizzazione delle aziende agricole. Per contrastare il precariato si prevede l'estensione dell'"equo compenso" introdotto con il dl fiscale al lavoro accessorio, come quello agricolo stagionale; è prevista anche per il 2019 la facoltà di rideterminare i valori dei terreni e delle partecipazioni in società non quotate; si lavorerà ad una prospettiva di integrazione delle politiche agricole al piano strategico per il turismo 2017-2022 e su misure per limitare i rifiuti marini, favorendo il conferimento a terra di quelli accidentalmente raccolti in mare.