Se c’è un settore in salute, nel nostro paese, è il turismo campestre. L’agriturismo in Italia ha registrato una crescita ininterrotta negli ultimi venti anni, raggiungendo, nel 2017, i 12,7 milioni di presenze. A sostenere la domanda sono soprattutto i turisti stranieri, tra i quali, accanto ai tradizionali bacini di provenienza (Germania, Paesi Bassi, Francia e Stati Uniti) si evidenziano incrementi a doppia cifra di ospiti dal Brasile, Russia, Cina, Croazia e Danimarca.
Il fatturato, in aumento del 7% rispetto ai 12 mesi precedenti, ha così raggiunto i 1,36 miliardi di euro e l’offerta può contare su 23.406 aziende attive (+3,3% rispetto al 2016). L’agriturismo è una delle componenti principali delle attività di supporto e secondarie che nel 2017 rappresentano il 22,4% del valore della produzione agricola nazionale.
A livello europeo il nostro Paese da solo detiene il 27,4% del valore delle attività secondarie complessivamente prodotto nella UE, mantenendo il primato. Sono alcuni dei dati che emergono dal “Rapporto 2018 agriturismo e multifunzionalità”, realizzato dall'Ismea.