Siglato l’accordo tra Icqrf e l’Associazione Unionbirrai per tutelare "la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione". I birrifici artigianali costituiscono una novità significativa nel comparto delle attività produttive, ma debbono ora fronteggiare la concorrenza sleale degli operatori che usano in maniera spregiudicata il termine “birra artigianale”, anche quando il prodotto non può essere definito tale.
In particolare la denominazione è riservata solo alle birre prodotte secondo specifiche metodologie e da mastri birrai che operano in impianti aziendali ed artigianali. Per contrastare il fenomeno ora comincerà l’attività dell’Ispettorato Centrale Repressioni Frodi (Icqrf) del Mipaaft, che svolgerà una campagna di controllo per reprimere i fenomeni fraudolenti di uso non consentito della denominazione nonché applicare le relative sanzioni per l’immissione in consumo di prodotto diverso da quello definito e per presentazione e pubblicità ingannevole.
L’Icqrf ha perfezionato un accordo di collaborazione con l'Unionbirrai, associazione di categoria nazionale dei Piccoli Birrifici Indipendenti Italiani (PBII)", i piccoli produttori di "birra artigianale". Scopo dell’intesa è la tutela della Birra artigianale, così come definita dalla legge 154/2016, "la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione", la promozione della filiera e la salvaguardia dei consumatori. Quindi viene fatto divieto, in occasione di somministrazione o vendita o comunque in ogni altro caso di immissione in commercio, di utilizzare la denominazione “birra artigianale”, se non nei casi di prodotto aderente alla definizione stessa.
L'accordo nello specifico riguarda la condivisione delle linee guida volontarie per gli associati ad Unionbirrai, relativamente alle pratiche di microfiltrazione e ai processi produttivi, l'attività di formazione a beneficio di produttori e consumatori, e soprattutto la possibilità di segnalare all'ICQRF abusi nell'uso della denominazione "Birra artigianale".