Giungono buone notizie da Bruxelles per i nostri produttori agricoli. L’Unione europea ha innalzato, all’interno del regime di aiuto de minimis, la soglia massima di contribuiti pubblici che uno Stato membro può elargire in favore di un singolo agricoltore, aumentandola da 15.000 a 25.000 euro, ma sempre nell’arco di tre esercizi finanziari, e senza preventiva autorizzazione comunitaria, quindi al di fuori delle rigide regole sugli aiuti di Stato.
La novità introdotta non comporta alcun aumento delle dotazioni di bilancio agricolo a livello italiano, ma significa semplicemente che lo stop all’erogazione degli aiuti nazionali, a favore di uno stesso beneficiario, si applica quando è stata superata la soglia di 25.000 euro di contributi concessi negli ultimi tre anni e non più 15.000. quindi le aziende ed i produttori potranno avere un respiro leggermente più lungo. Esiste comunque un massimale nazionale per gli aiuti di questo tipo, che per l’Italia è fissato a 680 milioni di euro, sempre nel triennio.