Le commissioni Agricoltura e Attività produttive hanno votato, all'unanimità, il parere favorevole alla proposta di Direttiva europea che individua gli strumenti per arginare le pratiche commerciali sleali che coinvolgono piccole e medie imprese nella filiera alimentare.
Il danno stimato causato da tali comportamenti scorretti, come la cancellazione degli ordini all'ultimo minuto o l'obbligo imposto al fornitore di pagare per gli sprechi, ammonterebbe a oltre 10 miliardi all'anno incidendo negativamente sul valore aggiunto lordo dell'intera filiera alimentare. Chiaro che per ottenere termini certi per la conclusione è necessario che nel procedimento di contestazione sia coinvolto anche il ministero dell'Agricoltura, attraverso l'Ispettorato nazionale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari.