Non si ferma la corsa del biologico. Lo testimoniano i numeri del 2017, tutti positivi, certificati dal Sinab, il Sistema d’informazione nazionale sull’agricoltura biologica del Ministero delle politiche agricole e del turismo.Il rapporto “Bio in cifre” offre un quadro dettagliato. Per superfici coltivate in Italia si è arrivati a sfiorare la soglia dei 2 milioni di ettari, il 6,3% in più rispetto al 2016. Un trend che prosegue ormai da sette anni e che ha consegnato all’agricoltura italiana, dal 2010 al 2017, quasi 800.000 ettari di nuove superfici coltivate con il metodo biologico, oggi al 15,4% di quota Sau (Superficie agricola utilizzata).
Gli operatori del settore, tra aziende agricole, preparatori industriali, distributori e importatori, sono arrivati a 76.000. Stesso trend delle superfici, dunque, con la platea che da inizio decennio si è allargata di quasi il 60%.
Negli ultimi 12 mesi la crescita è stata dal 5,2%, grazie soprattutto alla spinta di trasformatori e distributori. Il numero delle aziende agricole è cresciuto di un altro 3% abbondante, arrivando a 57.370, che in quota rappresentano il 4,5% delle aziende agricole totali. A queste cifre si aggiungono più di 9.400 operatori misti, con il doppio ruolo cioè di agricoltori e preparatori/distributori, anche questi aumentati dell’8,8%, e un totale di 411 importatori, il 13,2% in più rispetto al 2016.
Da rilevare l’ampio divario, tra bio e convenzionale, in termini di dimensione aziendale, con un’azienda agricola biologica che dispone in media di 29 ettari, contro gli 8,4 calcolati dall’Istat su base nazionale per l’insieme delle realtà produttive.