Le Dolomiti possiedono un complesso di valenze di importanza internazionale per le scienze della Terra. E' possibile visitarle ed esplorarle dal punto di vista paesaggistico, geologico e geomorfologico, avventurarsi lungo i sentieri, entrare nei parchi naturali creati per la loro tutela o curiosare nei musei e scoprire le caratteristiche più rilevanti della regione dolomitica.
Per questi motivi il Club alpino italiano (attraverso il Gruppo regionale Veneto, il Comitato scientifico veneto friulano giuliano e la Sezione di Agordo) ha organizzato a Falcade (BL) il 35° Corso nazionale di formazione per insegnanti "Dolomiti Patrimonio Mondiale Unesco. Un racconto di paesaggi, uomini e rocce".
Le lezioni frontali in aula e le uscite in ambiente, lungo i sentieri della Valle del Biois si terranno dal 20 al 23 settembre e vedranno la partecipazione di 52 insegnanti delle scuole medie e superiori provenienti da 14 diverse regioni.
I temi andranno dal significato del riconoscimento Unesco ai caratteri geografici e naturalistici delle aree scelte come laboratorio del corso, dallo stato delle aree protette fino ad arrivare alla geologia come chiave per leggere i paesaggi e la storia della Terra.
Le giornate intendono dunque approfondire la conoscenza dei paesaggi delle Dolomiti Patrimonio Mondiale e il loro straordinario valore geologico e morfologico, per offrire a tutti i docenti occasioni di formazione sul tema della tutela del patrimonio del territorio montano.
Lesperienza vuole stimolare la sensibilità degli insegnanti fino a renderli protagonisti di esperienze a contatto diretto con il paesaggio dolomitico, per aiutarli poi a divenire ideatori di percorsi specifici a favore degli alunni dedicati alla promozione del rispetto e della tutela dellambiente e allo sviluppo sostenibile.
"Le Dolomiti sono un laboratorio speciale per lo studio dellevoluzione, della complessità e della fragilità della montagna. La tutela, la conservazione e la valorizzazione di questi siti devono diventare un obiettivo comune sostenuto con convinzione da quanti più individui possibile. In primo luogo dai giovani e dai giovanissimi", afferma il coordinatore del Gruppo di Lavoro CAI-Scuola Francesco Carrer. "Questo impegno deve essere rivolto in primo luogo al Patrimonio Mondiale, ma sempre più ancheallesterno di esso e condurre ad un nuovo approccio, più coscienzioso e responsabile nei confronti dellintera regione dolomitica".
Collaborano allorganizzazione del corso Fondazione Dolomiti Unesco, Fondazione Giovanni Angelini, Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino e Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.