L’Unione Coltivatori Italiani chiede con forza di aiutare l’agricoltura italiana a diventare sostenibile, sia da un punto di vista ambientale che sociale. Lo ha ribadito il Presidente nazionale, Mario Serpillo, durante l’audizione in Commissione agricoltura alla Camera dei deputati. Le difficoltà sono quelle di sempre: il caporalato, lo sfruttamento umano e delle risorse naturali e lo sviluppo dei territori, non sempre immediato da raggiungere.
Un primo fronte al quale dedicarsi è quello dell’Europa; work in progress per le trattative della Pac del futuro. La prima Pac del post Brexit incrocia il suo destino con il tema del bilancio comunitario e con quelli dell’Agenda 2030, sullo sviluppo sostenibile. L’Uci auspica che gli stati membri abbiano meno paletti e più ampio margine d’azione: solo in questo modo, sarà possibile contrastare l’imperante burocrazia di Bruxelles e rispettare le peculiarità dei nostri territori. L’obiettivo delle azioni dell’Uci è, dunque, la creazione delle nuove catene del valore, che vadano a premiare agricoltura e silvicoltura sostenibili attraverso la bioeconomia, il cicloturismo, l’economia circolare.
“E crediamo, ha continuato Serpillo, che il ricambio generazionale sia un argomento inevitabile oggi! Abbiamo bisogno di aprire l’agricoltura all’innovazione e alla tecnologia, di avere forze fresche in campo”. “Basti pensare, ha poi concluso il presidente, che solo il 25% delle domande di Primo Insediamento per Giovani Imprenditori viene correttamente evasa, per mancanza di funzionalità dell’apparato pubblico. L’Italia restituisce, mediamente, il 40% dei fondi europei che riceve, per mancato utilizzo. Sono numeri che ci devono far riflettere seriamente”.
L’audizione si chiude sul settore pesca: “…Al momento non sono state fornite risposte efficaci alle problematiche di settore. Le quote del tonno rosso non sono più sostenibili, la gestione delle aziende è orami allo stremo, per via di imbarcazioni obsolete, per norme europee in contrasto con la nostra tradizione e per la debolezza strutturale delle imprese familiari della pesca”, le parole del Presidente.
I temi sul tavolo, dunque, sono stati numerosi ed impegnativi, sostenuti con forza dal Presidente Serpillo, un leader rappresentativo e carismatico per il mondo Uci e non solo: ci auguriamo, con l’apporto e le forze di tutti, di riuscire a trovare ben presto le giuste chiavi per prenderci cura dei nostri territori!