Secondo l’ultimo studio di Ismea sui consumi, la spesa degli italiani per food & beverage torna a crescere (+3,2%). Aumentano del 4,6% gli acquisti di bevande (acqua imbottigliata, birra, spumanti e vino) e del 3% quelli di prodotti alimentari. L'incremento rispetto all'anno precedente riguarda sia i prodotti confezionati (+3,7%) sia quelli sfusi, che segnano un +1,8%, in piena controtendenza rispetto al 2016.
Andamento positivo si registrano per la maggior parte dei prodotti proteici di derivazione animale che negli anni recenti avevano fatto segnare cali vistosi: carni bovine (+3,4%) carni avicole (+3,9%) e carni suine fresche (+2,7%).
Anche il comparto della frutta (+4,3% il fresco e +3,5% il trasformato) e degli ortaggi (+4%) – verso i quali si destina il 20% della spesa complessiva – cresce in maniera significativa e fa registrare il boom della frutta in guscio (+9,7%). In crescita anche il settore ittico, con un aumento dei volumi e dei prezzi unitari per una crescita della spesa complessiva del 5,4%.
Il comparto dei derivati dei cereali fa fatica a tenere il passo mostrando una crescita complessiva dello 0,8%. Gli acquisti di pasta sono in calo (-1,6% in volume e -3% la spesa) ma i prodotti integrali accelerano i loro trend positivi: pasta integrale +17%; riso integrale +10% la spesa e +20% i volumi.
La significativa crescita della spesa destinata all'olio extravergine di oliva (+11%) è determinata esclusivamente dall'incremento dei prezzi medi unitari conseguenti alla scarsa produzione che ha segnato gli oliveti nazionali.
Le tendenze che avevano fatto intravedere in questi anni una crescita di interesse per prodotti ad alto contenuto di servizio, alta praticità d'uso e fortemente orientati alla salute e al benessere hanno trovato conferma tanto che oltre il 50% dei consumatori ha acquistato piatti pronti, sostituti del pane, insalata in busta, prodotti surgelati o prodotti bio, DOP o IGP.