Dopo quelle del latte, l’Europa ha salutato le ultime quote produttive rimaste. Dopo quasi 50 anni di applicazione, lo scorso 30 settembre il regime delle quote zucchero Ue è così giunto alla fine.
Resteranno in vigore solo misure a protezione dei produttori europei come dazio all'import piuttosto elevato (tranne che per i paesi meno sviluppati), la possibilità di ricorrere ad aiuti diretti accoppiati alla produzione (usato da 11 Paesi Ue, Italia inclusa) e i meccanismi anticrisi come l'aiuto all'ammasso privato, disponibili anche per gli altri settori.
Tra il 2006 e il 2010 il settore dello zucchero nell'Ue è stato completamente ristrutturato anche grazie a un finanziamento comunitario di 5,4 miliardi di euro. In Italia la coltivazione della bietola è passata da 220.000 ettari a poco più di 30.000, a testimonianza della difficoltà di un intero comparto.
Getta acqua sul fuoco Phil Hogan, commissario europeo all’agricoltura, irlandese; «Sono certo che, da quando è stata decisa la data di smantellamento delle quote zucchero il settore ha avuto modo di giungere preparato a sfruttare le opportunità offerte dalla fine del regime».
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