Italia ancora leader nella filiera dei trasformati del pomodoro, con un giro di affari stimato in 3,2 miliardi nel 2016. Secondo i dati Ismea, l'Italia è il primo esportatore mondiale sia di polpe e pelati (con una quota del 77% del valore mondiale, davanti alla Spagna che ha solo il 6%), sia di passate e concentrati (26%, seguita in questo caso a stretto giro dalla Cina col 25%).
Secondo il monitoraggio delle vendite al dettaglio Nielsen-Ismea, nel 2016, si è inoltre interrotto il trend negativo delle vendite retail che proseguiva ormai da un decennio. I primi mesi del 2017 confermerebbero questa inversione di tendenza, segnando un +1,7% in volume e un + 1,1% in valore.
Particolarmente significative le performance di sughi pronti e pomodorini, che crescono in valore rispettivamente del 6,9% e dell'8% nel gennaio-aprile 2017, rispetto allo stesso periodo del 2016 (6,5% e 5,3% in volume). L'Italia continua comunque ad importare rilevanti quantità di passate e concentrati (soprattutto di questi ultimi): è il secondo importatore mondiale dopo la Germania, con un valore assoluto di 154 milioni di euro nel 2016, ben il 54,4% in più rispetto al dato di cinque anni prima.