La scorsa settimana è stata formalmente avviata la procedura di notifica alla Commissione europea dei decreti dei ministri Maurizio Martina e Carlo Calenda per l'introduzione in Italia dell'obbligo di indicazione di origine della materia prima per il riso e per la pasta.
L’atto si è reso necessario in quanto affinché la normativa possa entrare in vigore, come nel caso del latte, occorre il via libera di Bruxelles. In particolare, i decreti prevedono per il riso l'indicazione del luogo di coltivazione, di lavorazione e di confezionamento.
Se le tre fasi si svolgono in uno stesso Paese si può utilizzare la dicitura ad esempio «origine del riso: Italia». Per i pacchi di pasta secca si prevede, altresì, il luogo di coltivazione del grano e quello di provenienza della semola.