Aumentano i clienti dei ristoranti per Pasqua e Pasquetta, ma ben pochi locali hanno servito agnelli e capretti. La rilevazione è della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) che registra un incremento delle presenze dell'1,5% rispetto al 2016. Cresce l'attenzione riservata a proposte di menù a filiera corta, con prodotti biologici e stagionali, insieme ad una maggiore sensibilità verso menù in cui si farà a meno di piatti a base del tradizionale agnello.
In Italia i ristoranti aperti sono stati il 92,6% del totale contro il 91,2% dell'anno scorso. Per il pranzo di Pasqua hanno ricevuto 3,7 milioni di clienti, in aumento dell'1,5% sul 2016; circa il 45% sono turisti, principalmente italiani.
Colombe e uova, vendite in crescita – Pasqua all’insegna della super qualità: le vendite, direttamente nelle pasticcerie artigiane, di colombe e uova di cioccolato artigianali crescono, rispettivamente, del 5,5% e del 7,5% rispetto all'anno scorso. A sostenerlo è un’ indagine condotta tra le imprese di pasticceria e di cioccolateria associate alla Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa (Cna).
Una famiglia su dieci non ha preso altro che queste delizie di alta qualità. Il giro d'affari per la Pasqua 2017 delle uova artigianali si aggira su circa 8-10 milioni di euro rispetto ai complessivi circa 30 milioni stimati (in confronto al 2016 si stima una crescita di 425mila euro). Quanto alle colombe artigianali il fatturato si aggira su circa 7-8 milioni di euro dei circa complessivi 24 milioni stimati (rispetto al 2016 crescerebbe di 315mila euro).
Per un uovo di Pasqua artigianale gli italiani saranno disposti a spendere mediamente fino a 40-42 euro al chilo con punte di 80-90 euro mentre per una colomba artigianale gli italiani possono spendere fino a 40 euro al chilo. In entrambi i casi riuscendo a soddisfare le esigenze di almeno 10-12 persone.