«Vogliamo e dobbiamo ribadire con energia il nostro, e di tutta la filiera agroalimentare italiana, assoluto e fermo no a sistemi di etichettatura di questo tipo, che non promuovono una dieta sana, classificando i cibi con parametri discutibili e approssimativi. Mi aspetto ora che la Commissione esprima una posizione chiara e forte in questa materia così delicata». Sono le parole, forti, del ministro Martina, contenute in una lettera indirizzata a Federica Mogherini (alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza), Vytenis Andriukaitis (commissario per la salute e la sicurezza alimentare) e Phil Hogan (commissario per l'agricoltura) relative allo schema di etichettatura nutrizionale basato sul «codice colore», la cosiddetta etichetta a semaforo.
L’Italia, insieme a numerosi altri Paesi europei, ha espresso forti riserve nel Consiglio dei ministri Ue rispetto al sistema applicato nel Regno Unito. “Vi chiediamo di intervenire per impedire la diffusione di un elemento così distorsivo del mercato, con danni economici e d'immagine ai nostri prodotti e nessun beneficio per i consumatori. Non è accettabile che dop e igp possano essere marchiate con un semaforo rosso mentre bibite gassate senza zucchero possono ottenere il semaforo verde». Noi ci sentiamo in piena sintonia con il Ministro.