Venerdì 23 dicembre 2016 alle 14.30 si svolgerà l’inaugurazione della mensa, primo importante momento della costruzione del nuovo villaggio del food ad Amatrice. L’opera è stata realizzata grazie ai fondi pro terremotati raccolti da Corriere della Sera e TgLa7 attraverso «Un aiuto subito», l’iniziativa solidale che dal 1997 costituisce un riferimento sicuro per quanti vogliono contribuire a opere di pubblica utilità all’indomani di eventi catastrofici.
I fondi per le popolazioni colpite dal sisma in centro Italia, raccolti con «Un aiuto subito» da Corriere della Sera e TgLa7 attraverso Banca Prossima e la piattaforma di crowdfunding TIM “With You We Do”, ammontano a oltre 7 milioni di euro. La riapertura della mensa è la prima significativa tappa della ricostruzione, nel quadro del progetto Amate Amatrice, grazie al contributo progettuale dell’architetto Stefano Boeri e al contributo operativo di Regione Friuli Venezia Giulia, Innova Fvg, Filiera del Legno Fvg e Artemide.
Una sfida importante, che ha impegnato l’intero staff di Stefano Boeri Architetti in un progetto innovativo, interamente in legno, realizzato in tempi rapidissimi per contribuire a superare una drammatica emergenza. Alla cerimonia di inaugurazione prenderanno parte, con il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi e le rappresentanze delle istituzioni locali, Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, Enrico Mentana, direttore del TgLa7, Vasco Errani, commissario per la ricostruzione, Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento della Protezione Civile, l’architetto Stefano Boeri, Marcella Logli, Direttore Corporate Shared Value di TIM e Matteo Marsilio, rappresentate della Filiera del Legno friulana coordinata da Innova Fvg.
“Una piazza. Dove gustare i prodotti locali, certo. Ma anche incontrarsi, giocare, stare insieme, in uno spazio polifunzionale, al coperto, con una grande vetrata rivolta verso i Monti Sibillini”: così l’architetto Stefano Boeri, disegni alla mano, parla del progetto: simbolo e cuore pulsante di una nuova Amatrice. Michele Morgante, Presidente Innova FVG, dichiara: “Abbiamo trasferito ad Amatrice la nostra esperienza di ricostruzione dopo il sisma del 1976, per realizzare questo importante punto di aggregazione per la comunità locale. Un modello questo che può essere replicato e in cui viene esibita la versatilità del legno: la possibilità di ricorrere alla prefabbricazione e quindi alla lavorazione in fabbrica sgrava i lavori di cantiere specialmente in situazioni di crisi come quelle post sisma. L’elemento legno diventa così fondamentale per la ricostruzione anche del tessuto economico della zona.