La Commissione europea ha approvato la richiesta di inserimento nel registro delle indicazioni geografiche protette (igp) per la Burrata di Andria. Con quest’ultimo ingresso il numero dei prodotti italiani (esclusi vini e liquori) inseriti nelle denominazioni sale a quota 289.
Al riguardo, c’è da dire, è scoppiata una piccola polemica, portata avanti dalle organizzazioni di produttori, secondo cui si tratterebbe di una occasione clamorosamente perduta, per il territorio e per il latte locale, poiché il disciplinare non contiene indicazione alcuna dell'origine del latte. In questo modo, si teme che la produzione possa diventare un'operazione di cui beneficiano esclusivamente artigiani e industriali, che potrebbero vendere prodotto fatto con latte importato dall'estero, ingannando i consumatori e l’imprenditoria agricola e zootecnica pugliese.
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