Torneranno a disposizione del budget agricolo dell'Unione europea, dal 1° dicembre, i 435 milioni di euro prelevati per la «riserva di crisi». Introdotta nella riforma del 2013, la riserva viene finanziata ogni anno con il taglio lineare dei pagamenti diretti destinati agli agricoltori europei, per essere utilizzata in caso si rendano necessarie misure di emergenza per far fronte alla crisi.
Se non vengono utilizzati, i fondi ritornano nel bilancio l'anno successivo, come è stato anche nel 2015 e nel 2016 nonostante il crollo di prezzi che ha colpito la zootecnia. Dal settembre 2015 al settembre 2016, l'Ue ha trovato oltre 1 miliardo di risorse da dedicare ad aiuti straordinari senza dover ricorrere alla riserva.