Il 2016 si avvia a diventare l’anno più caldo di sempre. L’allarme viene dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO), che dalla Conferenza delle Parti ONU (COP22) di Marrakech afferma come l’anno in corso mostri un aumento medio delle temperature di +1,2 gradi centigradi rispetto all’era “preindustriale”.
Se il caldo record del 2016 venisse confermato nei prossimi mesi vorrebbe dire, prosegue la WMO, che il nuovo secolo vanterebbe 16 dei 17 anni più caldi della storia (basandosi sulle registrazioni cominciate nel 1880). L’Organizzazione Meteorologica Mondiale ha confermato la preoccupante previsione. Il riscaldamento globale significa perdita dei ghiacci perenni, innalzamento del livello delle acque con relativo pericolo per molte città e scomparsa di biodiversità. Un rischio davvero enorme.
A preoccupare è soprattutto la vicinanza con quella soglia di 1,5 gradi indicata come “limite auspicabile” in occasione della firma dell’Accordo sul Clima di Parigi dello scorso dicembre (COP21). A contribuire sia l’attività di “El Nino” sia quella antropica di emissione di gas serra, responsabile quest’ultima, secondo la WMO, della metà dei recenti eventi climatici estremi. L’uomo è avvisato.
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