Sempre più difficile utilizzare piatti e bicchieri monouso e posate di plastica usa e getta, per i propri picnic in Francia. Il Governo ha deciso di mettere al bando coltelli, forchette, bicchieri, tazze e piatti di plastica usa e getta per ridurre l’inquinamento da plastica, tutelando la natura dall’accumulo di rifiuti e promuovendo l’acquisto di articoli riutilizzabili.
Tra gli scopi della legge c’è la riduzione dei consumi di energia e il calo dei rifiuti prodotti dall’industria della plastica. La misura, entrata in vigore lo scorso mese, mira a risolvere il problema dell’inquinamento da plastica alla radice, obbligando a produrre soltanto posate e piatti biodegradabili con materie prime vegetali e compostabili. L’industria francese avrà tempo fino al 2020 per adeguarsi alla normativa.
La guerra alla plastica della Francia è iniziata lo scorso luglio, quando il Governo ha messo al bando le buste non riutilizzabili. La normativa francese in materia di rifiuti plastici è una delle più severe del mondo. Anche se diversi Paesi hanno messo al bando le buste di plastica, la Francia è la prima nazione a mettere al bando anche le posate e i piatti usa e getta.
La messa al bando delle posate usa e getta è stata accolta con favore dagli ambientalisti. L’opposizione sostiene invece che le nuove disposizioni ledano i diritti dei consumatori violando anche la normativa UE sulla libera circolazione dei beni. La Pack2Go Europe, un’associazione che tutela l’industria europea del packaging, temendo l’adozione delle nuove norme restrittive anche in altri Stati membri ha annunciato un ricorso contro la legge. Secondo il segretario generale dell’associazione Eamonn Bates non ci sarebbero prove sul minor impatto ambientale delle stoviglie biodegradabili.
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