Obiettivi europei per il clima troppo bassi, secondo il WWF. L’associazione ambientalista è intervenuta a commento delle proposte presentate dalla Commissione europea, a sostegno della tesi che tali misure non sarebbero sufficienti a rispecchiare gli impegni presi dalle istituzioni comunitarie alla COP21 di Parigi.
Tra obiettivi per il clima al 2030 presentati dalla Commissione UE vi sarebbero inoltre, spiega il WWF, delle misure di flessibilità che rischiano di concedere agli Stati la possibilità di “evitare di intraprendere le azioni necessarie per ridurre le emissioni”.
Oggi gli Stati Membri possono trasferire crediti di carbonio dall’Emission Trading System e usare l’assorbimento di carbonio dalle foreste per avvicinarsi al loro obiettivo di riduzione delle emissioni. Le proposte di oggi riguardano l’Effort-Sharing Decision (ESD), ovvero la suddivisione degli obiettivi di riduzione delle emissioni per tutti i settori non compresi nello schema di scambio delle emissioni (ETS).
Un provvedimento che potrebbe aprire a possibili “scappatoie”, prosegue il WWF, a favore degli Stati membri che scelgano un minore impegno per il clima. La nota diffusa dall’associazione si chiude infine sottolineando la volontà da parte degli europei di un maggiore impegno nella lotta al riscaldamento globale.
Nell’Ottobre 2014 , i capi di stato dell’UE hanno deciso di ridurre le emissioni “almeno” del 40% entro il 2030 così da raggiungere una riduzione del 90-95% entro il 2050. Il WWF ha criticato questi obiettivi in quanto troppo deboli e insufficienti per vincere la battaglia contro il cambiamento climatico.