Tra le varie rivoluzioni che la Cina sta portando avanti, ce n’è una che va in una direzione sempre più ecologica, ed è la decisione del Governo di tagliare il consumo di carne dei cinesi del 50%. Una scelta che gioverà non solo alla loro salute, visto che soffrono in alta percentuale di patologie come l’obesità e il diabete, ma anche a quella del pianeta, riducendo le emissioni di CO2 e puntando a limitare la deforestazione che si pratica per far spazio agli allevamenti.
In Cina attualmente il consumo di carne è il 28% del totale mondiale, quello della carne di maiale in particolare è il 50%. L’incremento del consumo di carne ha marciato, nella storia recente, di pari passo con lo sviluppo economico del Paese.
Nel 1982 erano 13 i kg di carne di manzo pro-capite che venivano consumati annualmente. Oggi, per tutti i tipi, si è arrivati a 63 kg, ai quali secondo le stime se ne aggiungeranno altri 30, se le abitudini dei cinesi rimarranno invariate, entro il 2030. un ritmo difficilmente sostenibile.
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