Olio d’oliva made in Italy, da ora si fa sul serio. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto n. 103/2016, in vigore dal prossimo 1° luglio, recante le sanzioni sulle informazioni non veritiere relative all’olio d’oliva.
In particolare l’art. 4 comma 1 prevede la sanzionabilità per i produttori che riportano "segni, figure o illustrazioni che possono evocare un’origine geografica diversa da quella indicata in etichetta, anche se veritieri.”
Si tratta di una norma di grande rilevanza perché per la prima volta viene sanzionato il fenomeno del cosiddetto “Country sounding” (nel caso di evocazione italiana dell’italian sounding) per il solo fatto che vi siano sulla confezione dei segni richiamanti un’origine geografica diversa da quella correttamente indicata in etichetta. Si cerca, in questo modo, di porre un freno allo straripante fenomeno delle frodi alimentari, che colpiscono soprattutto le produzioni realmente made in Italy.
La circolare applicativa dell’Ispettorato centrale repressione frodi (Icqrf) del decreto è già disponibile sul sito internet del Mipaaf.