Il ddl di riforma delle agenzie ambientali ha superato l’esame del Senato. Il disegno di legge dovrà ora passare nuovamente alla Camera dei Deputati, l’esame è stato già calendarizzato. Il provvedimento disciplina le agenzie regionali per l’ambiente, istituendo un sistema di coordinamento nazionale per la protezione ambientale in grado di garantire controlli omogenei su tutto il territorio.
La ratio della norma sta nel concedere ai cittadini la possibilità di contare su un organo per il monitoraggio ambientale trasparente e capillare, in grado di favorire la Green Economy, ridurre i reati ambientali e tutelare la salute pubblica. Insieme alla legge sugli ecoreati e al Collegato Ambientale la riforma delle agenzie ambientali rafforzerà le politiche ambientali del Paese.
La riforma, ispirata al principio del “chi inquina paghi”, mira a fornire in ogni Regione dei livelli essenziali di prestazioni tecniche ambientali (Lepta). L’Ispra si occuperà del coordinamento dei controlli e della realizzazione di una banca dati ambientale pubblica.
Ciò vale, ad esempio, per il glifosate: sui controlli si osservano oggi criteri diversi e con risorse diverse. Questo con le nuove norme non accadrà più. La riforma delle agenzie ambientali nelle scorse settimane era stata reputata prioritaria dal ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti, che ha dichiarato: “Non è possibile che in Italia si abbiano tante qualità e modalità di tutela ambientale quante sono le Arpa regionali. Un coordinamento che instauri uniformità di valutazione e giudizio in tutto il Paese sulle delicate questioni ambientali appare quindi opportuno e urgente”.