Il piano per la mobilità alternativa prende corpo; il Governo metterà a disposizione 500 milioni di euro. Le risorse per ora sembrano essere destinate solo ai veicoli elettrici.
Per abbattere i costi si pensa all’aliquota del 4% e a detrazioni fiscali. Le aziende, i professionisti e gli artigiani di beni strumentali potranno inoltre contare sul “super ammortamento” previsto dalla Legge di Stabilità 2016 per i veicoli commerciali.
Un altro fronte su cui interverrà il Governo è quello burocratico. Per facilitare la ricarica domestica i tempi di connessione verranno abbattuti dagli attuali 6-8 mesi a 2-3 settimane e gli automobilisti potranno contare su tariffe agevolate per ricaricare l’auto.
L’accesso dei privati ai fondi stanziati con la legge 134/12 e con il “Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica” verrà semplificato.
Le colonnine di ricarica passeranno dalle attuali 763 a ben 20 mila in 2 anni e mezzo grazie a un fondo dedicato di 32 milioni di euro. L’obiettivo auspicato del Ministero dei Trasporti è far uscire l’auto elettrica dalla nicchia di veicolo urbano, installando decine di distributori sulle principali dorsali del Paese.
Tra le novità allo studio del Governo figura la modifica del Codice Stradale, volta a definire le regole e i nuovi segnali necessari in prospettiva di una maggiore diffusione delle auto elettriche. Il piano prevede il supporto alla ricerca sulla mobilità elettrica e il sostegno a nuove tecnologie come il Vehicle-to-Grid, che consente lo scambio bidirezionale di energia tra i veicoli e la rete. Particolare attenzione sarà dedicata al corretto smaltimento delle batterie.
Il testo definitivo del nuovo piano per la mobilità elettrica è atteso entro la fine di maggio. Le misure dovranno essere presentate alla Commissione Europea entro il 18 novembre.