Concluso il procedimento di valutazione della Commissione europea sul decreto italiano per l’incentivazione delle fonti rinnovabili elettriche non fotovoltaiche, atteso da oltre un anno e guardato con interesse anche dal settore delle agro-energie.
La valutazione finale della Commissione è stata positiva: il provvedimento è conforme alle norme sugli aiuti di Stato, quindi il regime di aiuto contribuirà al raggiungimento degli obiettivi climatici ed energetici dell’UE (nel frattempo è stato anche siglato il protocollo del COP21 di Parigi) senza creare indebite distorsioni della concorrenza nel mercato unico.
Detto regime di aiuto contribuirà ad aumentare la capacità di generazione da fonti rinnovabili di circa 1300 MW, ed il tipo di sostegno che i progetti sulle energie rinnovabili possono ricevere dipende dalla loro dimensione:
• i grandi progetti (potenza installata superiore a 5 MW) parteciperanno a gare d'appalto specifiche per ciascuna tecnologia;
• i progetti di media entità (potenza compresa tra 0,5 MW e 5 MW) saranno inseriti in un elenco specifico per ogni tecnologia e saranno sostenuti in base a priorità stabilite secondo determinati criteri;
• i progetti di dimensioni inferiori a 0,5 MW avranno accesso diretto agli aiuti su richiesta.
Si attendono ora ulteriori dettagli da parte del Ministero dello sviluppo economico.