In arrivo il decreto attuativo sugli incentivi per la rimozione dell’amianto dai tetti, l’annuncio è arrivato dal ministro. Il Collegato Ambientale, approvato lo scorso febbraio, impatta direttamente su mobilità sostenibile, criteri ambientali minimi negli appalti, pulizia dei fondali marini, bonifica dell’amianto, l’introduzione dei sistemi di remunerazione dei servizi eco-sistemici e ambientali e così via.
Galletti ha ricordato che occorreranno ben 26 decreti per l’attuazione di tutti gli articoli del Collegato, un’operazione delicata e complessa; ma il ministro è convinto che il provvedimento aiuterà l’Italia a centrare gli obiettivi fissati alla COP21 di Parigi.
Riguardo al credito di imposta per la bonifica dell’amianto, Galletti ha spiegato che il Ministero dell’Ambiente ha già aperto un tavolo con i tecnici del Ministero dell’Economia e delle Finanze per giungere al più presto a un testo condiviso. Ai lavori stanno partecipando anche i rappresentanti dell’Agenzia delle Entrate.
L’incentivo è destinato alle imprese che attuano interventi di bonifica su beni e strutture produttive per una spesa minima di 20 mila euro. Il credito d’imposta applicato al 50% delle spese sostenute verrà erogato in 3 rate annuali. Il fondo messo a disposizione dal Governo ammonta a 5,667 milioni di euro all’anno, erogati nel triennio 2017-2019.
Il Governo nel 2015 ha già stanziato 5,536 milioni di euro per gli interventi di bonifica dell’amianto nell’edilizia pubblica. Gli interventi proseguiranno nel 2016 e nel 2017 grazie a un fondo speciale di 6,018 milioni di euro all’anno.
Quello dell’amianto è un problema annoso per l’Italia. Sul territorio nazionale a distanza di 24 anni dalla messa al bando della pericolosa fibra sono presenti ancora 32 milioni di tonnellate di amianto, per un totale di oltre 41.350 siti da bonificare. Le malattie provocate dall’esposizione all’asbesto mietono 4 mila vittime all’anno.