Prima dell’inizio del vertice, il Ministro ha incontrato in una riunione bilaterale il Ministro giapponese Hiroshi Moriyama, che ha manifestato l’interesse del suo paese nei confronti del sistema europeo e italiano della promozione della qualità, in particolare attraverso lo strumento delle Dop e Ig. Martina ha ribadito l’importanza di assicurare la protezione delle Ig italiane nel negoziato UE-Giappone.
Durante l’incontro sono stati anche esaminati i vari dossier aperti tra i due paesi. Moriyama ha annunciato un’accelerazione per lo sblocco di quello relativo all’importazione di carni bovine italiane. Ha inoltre assicurato l’interessamento dei suoi uffici per l’avanzamento dei dossier su kiwi e arance. Infine è stato manifestato il reciproco interesse a sviluppare un partenariato strategico che dia seguito all’accordo firmato tra i due Paesi lo scorso anno.
A margine del G7 c’è stato anche un incontro bilaterale con il Commissario europeo all’Agricoltura, Phil Hogan. Martina ha rilanciato la necessità di ulteriori strumenti europei per la gestione delle crisi, soprattutto per i settori lattiero caseario e ortofrutticolo.
Durante la plenaria del vertice G7, dove si è discusso il documento finale, il Ministro ha presentato le azioni italiane (dal sostegno al credito per le imprese agricole, ai provvedimenti di Campolibero, alle iniziative sul ricambio generazionale) e chiesto azioni coordinate per migliorare gli strumenti di gestione delle crisi e per la tutelare del reddito degli agricoltori, per regolare meglio i mercati, per sviluppare sempre di più i percorsi di sostenibilità ecologica e per allargare l’accessibilità a tecnologie e innovazioni con l’obiettivo di migliorare la produttività delle piccole e medie imprese in particolare.
Durante la plenaria odierna è stato approvato il documento finale del vertice e sono stati presentati dai paesi alcuni temi fondamentali per promuovere sempre meglio la sicurezza alimentare globale e lo sviluppo agricolo locale.
“L’era digitale – ha spiegato il Ministro Martina durante il suo intervento – impone ai modelli agricoli un salto di qualità non solo nel modo di produrre ma anche nel rapporto produttori/consumatori. Chi come noi lavora per rendere più distintivi e competitivi i propri modelli agricoli può vedere nella frontiera digitale una grande occasione per migliorare innanzitutto il rapporto tra il cittadino e il cibo che consuma. La lotta al falso cibo e alla contraffazione, che tocca l’Italia da vicino, è fondamentale per non indebolire il rapporto tra cittadini e produttori. Per questo motivo abbiamo aumentato gli strumenti di contrasto anche sulla frontiera del web e oggi siamo senza dubbio il paese che più investe in azioni contro l’agropirateria e per un sistema di controlli efficaci lungo tutte le filiere. Tutelare il reddito di chi produce e vive di agricoltura e migliorarne la competitività continua ad essere la nostra priorità”
Nel documento finale, oltre a riaffermare l’impegno per i nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, sono state definite in particolare due priorità: rivitalizzare le aree rurali e promuovere il ricambio generazionale e l’ingresso delle donne in agricoltura. Fra gli impegni sottoscritti l’attivazione di un Coordinamento dei servizi veterinari in ambito G7, la predisposizione di un focus sui cambiamenti climatici in vista di Cop22 e l’organizzazione di un appuntamento specifico per progetti a sostegno della presenza di donne e giovani in agricoltura.