“Nel Veneto contiamo 350 prodotti tipici sui 4500 nazionali e 103 li annovera la sola marca trevigiana. In questa ricchezza sta anche il successo del turismo veneto che con i suoi 17 miliardi di fatturato e 70 milioni di presenze Ë oggi la prima regione turistica d’Italia. Chi viene a farci visita vuole incontrare la cultura del territorio anche attraverso l’identità agroalimentare del luogo” con questo esordio, Luca Zaia, presidente del Veneto, ha inaugurato la 41esima edizione della rassegna Enogastronomica veneta.
Questo è un anno difficile, c’è stato il rischio di non riuscire a organizzare la Rassegna, ha dichiarato il presidente della Strada dell’Asparago di Cimadolmo Igp, Graziano Dall’Acqua. “Invece dal territorio si sono fatti inaspettatamente avanti diversi soggetti che manifestandoci la propria solidarietà hanno contribuito in maniera significativa alla realizzazione di questo evento, dandoci la forza di proseguire senza soluzione di continuità la nostra avventura”.
Naturalmente è anche grazie alle istituzioni, alla stampa e a tutti i locali aderenti che la manifestazione si fa sempre più importante di anno in anno. Gli oltre 40 produttori della denominazione potranno contare su 34 diverse location dove gli asparagi – frutto del loro lavoro- verranno proposti nel migliore dei modi grazie alla creatività e all’esperienza dei tanti cuochi.
Nel 2016 la stagione dell’Asparago bianco di Cimadolmo IGP registra un certo ritardo ma promette un raccolto di ottima qualità. La superficie di coltivazione risulta aumentata di circa 10 ettari rispetto allo scorso anno, chiaro segnale che il prodotto oltre sul crescente successo di pubblico, può contare anche su una interessante redditività.
Una caratteristica di questa rassegna è l’eterogeneità. Nel gruppo vengono annoverati locali molti diversi tra loro: dal ristorante con cucina ricercata all’osteria con proposte legate alla tradizione. Il fil rouge che li collega, oltre al fatto di essere tutti ubicati nel territorio di produzione IGP, sono la genuinità e la freschezza del prodotto offerto. Il consumatore, turista straniero o avventore del luogo che sia, apprezza sopra a ogni cosa l’autenticità dell’offerta.