Occorre dotare il Paese di una legge efficace sul consumo di suolo. E’ l’appello di sei associazioni – Fai, Legambiente, Lipu, Slow Food Italia, Touring Club Italiano e Wwf – alla vigilia del confronto promosso ieri da alcuni deputati nella Sala stampa di Montecitorio.
Nel documento, indicano sei punti “qualificanti e irrinunciabili”, ad esempio: armonizzare il testo con i principi e criteri della Delega Appalti, che prevede il superamento del Programma delle infrastrutture strategiche, per migliorare il testo che il prossimo mese dovrebbe essere votato definitivamente nelle Commissioni competenti riunite e poi passare all’esame dell’Aula alla Camera dei Deputati.
Tali Associazioni chiedono che ”vengano mantenuti e rafforzati gli aspetti innovativi” del disegno di legge in discussione ora alla Camera, tra i quali: il suolo inteso come risorsa non rinnovabile e bene comune; il divieto di utilizzo degli oneri di urbanizzazione per la spesa corrente e di mutamento di destinazione d’uso per le superfici agricole, che hanno beneficiato di aiuti dall’Unione Europea; l’introduzione di obiettivi di tutela del suolo e di rigenerazione urbana, fino a oggi ancora non presenti nel nostro ordinamento.