Nuova offensiva dei consumatori europei per limitare in alcuni cibi – dalla patatina fritta alla margarina – la presenza di grassi trans (Tfa) che, a giudizio dell’Efsa, l’ Autorità europea per la sicurezza alimentare, aumentano il rischio di malattie cardiache.
L'iniziativa contro i grassi che ''intasano le arterie'' è stata presa dall'Ufficio europeo dei consumatori (Beuc) in una lettera inviata al primo vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans e ad altri responsabili dell'Esecutivo Ue.
Il testo é sottoscritto anche da grandi industrie alimentari e da Ong, come il Comitato permanente medici europei e la rete Ue per malattie cardiache.
Alla Commissione europea si chiede quindi ''di porre in tutta l'Ue un limite legale di 2 grammi di Tfa per 100 grammi di grasso'' nella produzione industriale di alimenti. Limiti – si legge – ''che sempre più legislatori in tutto il mondo, compresi gli Usa e diverse Stati membri dell'Ue, hanno adottato''. Nella lettera si sottolinea poi che ''dal dicembre 2014 si attende il rapporto della Commissione Ue sulle opzioni possibili, incluse norme legislative'' per trovare una soluzione al problema.
Nel commentare l'iniziativa, il direttore del Beuc, Monique Goyens, ribadisce "che è urgente che la Commissione accolga il loro appello", tanto più, che ''dal dicembre 2014 si attende il rapporto dell'Esecutivo Ue sulle opzioni possibili per intervenire, incluse norme legislative''. Un'armonizzazione delle norme permetterebbe anche alle aziende alimentari di beneficiare di uguali condizioni di concorrenza.
Il Beuc pur riconoscendo che i livelli di grassi trans ''sono crollati in molti prodotti, sostiene però che sono ancora nascosti in molti alimenti in tutta l'UE. Da qui, la necessità di un'azione audace''.