L’agricoltura italiana potrebbe ricevere un aiuto (insperato) da quello che accadrà a Suez ma occorre dotarsi di una rete di infrastrutture adeguata, e questo compito dovrebbe toccare alla nuova Cassa depositi e prestiti. Se le risorse disponibili lo consentiranno, all’ordine del giorno ci sono i sono i porti del Mezzogiorno.
In più intorno al traffico portuale ruota una fetta importante dell'economia del territorio, dalla cantieristica alle imprese della logistica fino alle aziende dei settori industriali. Il momento d'intervenire è quello giusto per le seguenti ragioni;
- il traffico marittimo nel Mediterraneo è previsto in forte aumento per il raddoppio del Canale di Suez, inaugurato nelle settimane scorse. Poi c'è un altro motivo di carattere strategico;
- le privatizzazioni in Grecia sono partite e una parte riguarda proprio il mondo dei trasporti, che necessita di una logistica integrata tra porti e aeroporti (oltre a strade e ferrovie).
Il risultato è che l'Italia si troverà a fare i conti con una concorrenza più agguerrita, con la possibilità che vengano attaccate posizioni finora conservate nel tempo perché frutto di un monopolio quasi naturale come ponte dell'Europa verso il Nord Africa e il Medio Oriente.
Un ruolo più importante di porti e aeroporti della Grecia è immaginabile anche per cogliere le opportunità create dal raddoppio del Canale di Suez che, su trasporti marittimi e logistica, determinerà per l'area del Mediterraneo la possibilità di competere con le principali regioni logistiche mondiali e, in particolare, con quelle nord europee di Rotterdam e Amburgo.
L'apertura del nuovo canale significa la diminuzione del tempo di passaggio da 18 a 11 ore, un risparmio medio del 4% circa dei costi operativi delle rotte via Suez, la possibilità di aumento da 45 a 97 delle navi in transito ogni giorno e di passaggio per tutte le grandi imbarcazioni, senza più limiti dimensionali. Ciò comporta che l'Italia, ma anche la Grecia, hanno una opportunità eccezionale di sviluppare la vocazione naturale di essere piattaforma logistica nel cuore del Mediterraneo, con effetti positivi sul sistema produttivo collegato.
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