L’intesa è stata firmata in occasione degli Stati generali delle Indicazioni geografiche italiane. Il Patto ha un unico obiettivo: il rilancio dei consumi interni. “L’accordo siglato con la Gdo – ha spiegato il ministro Martina – darà una spinta al rilancio dei consumi dei prodotti a denominazione in uno dei mercati più importanti a livello nazionale, come quello della grande distribuzione”.
Il protocollo – a cui hanno aderito associazioni come Federdistribuzione, Ancc-Coop e Ancd-Conad – servirà a garantire una migliore informazione dei consumatori e a favorire una migliore e più immediata individuazione dei prodotti Dop e Igp nei punti vendita, anche tramite l’incremento degli spazi dedicati e campagne ad hoc come “La settimana delle Dop-Igp”.
A Expo il Mipaaf ha anche presentato i risultati della lotta alla contraffazione sul web. Dagli accordi con eBay e Alibaba, negli ultimi 12 mesi sono stati oltre 300 gli interventi, con un blocco di flussi di vendite di prodotti falsi o “italian sounding” per un valore che supera i 60 milioni di euro. In base all’intesa con i due giganti delle vendite on line, fa sapere il Ministero, i quasi 800 prodotti Dop e Igp italiani “hanno una protezione pari a quella che ricevono i grandi marchi sulla rete” come Nike, Canon e Microsoft.
“L’Italia – ha concluso Martina – è il primo Paese al mondo a poter vantare un sistema di questo tipo. Anche attraverso strumenti come questo salvaguardiamo il lavoro quotidiano di oltre 300 mila nostre imprese che producono cibi e vini Dop e Igp. Un settore che alla produzione vale più di 13,5 miliardi di euro”.
Su eBay sono oltre 200 i venditori già bloccati perché commerciavano finti grana padano, aceto balsamico o vino italiano, mentre sul colosso cinese Alibaba – a una settimana dall’intesa – sono già state 13 le operazioni a protezione del Parmigiano Reggiano, “con blocchi di flussi potenziali fino a 5mila tonnellate di fornitura di falso formaggio Dop, quasi la metà della produzione mensile dell’autentico Parmigiano” ha evidenziato Martina.