La Basilicata è alla ribalta nazionale e internazionale per due motivi esattamente contrapposti: Matera Capitale della Cultura 2019 e contestualmente l’acuirsi delle aggressioni agli splendidi territori con ogni sorta di installazioni industriali, dalle estrazioni petrolifere all’eolico, dal fotovoltaico alla minaccia dell’impianto solare termodinamico di Banzi, fino al pericoloso sito unico di stoccaggio delle scorie nucleari.
In questo particolare e delicato momento per la regione lucana, “Italia Nostra”, con il presidente Marco Parini, con tutta la Giunta e il Consiglio direttivo nazionale, ha fortemente voluto far sentire la propria presenza e solidarietà alla popolazione, organizzando a Matera un convegno nazionale proprio nell’anno in cui l’associazione celebra i suoi 60 anni.
“La Basilicata non è il Texas – sottolinea il presidente dell’associazione ambientalista, Marco Parini. “E’ una regione con un paesaggio straordinario, con testimonianze storiche che dalla Magna Grecia ai temi più moderni connotano un territorio ove tutto è storia e tradizione. Non possiamo immaginare che trivellazioni, impianti eolici e fotovoltaici, siti per stoccaggi di scorie nucleari possano rovinare tutto ciò. ‘Italia Nostra’ è preoccupata per la conservazione della Basilicata e della sua identità e proprio da qui riafferma i valori di tutela, di valorizzazione e di salvaguardia che da sempre connotano la nostra associazione”.
Sabato 6 giugno nella Chiesa del Cristo Flagellato – ex Ospedale di San Rocco – le principali organizzazioni culturali e ambientaliste meridionali si sono riunite con lo scopo di avviare un percorso di collaborazione tra le stesse, pur nella diversità di competenze specifiche, ma con un unico obiettivo comune: la salvaguardia del territorio e della salute umana, a partire dalla tutela e valorizzazione del paesaggio lucano. Il convegno ha presentato un ricco programma con interventi istituzionali e di esperti.