A settembre Terna, gestore della rete elettrica nazionale, ha registrato un calo della produzione di energia da fonte rinnovabile. L’ultimo rapporto attesta una riduzione del fotovoltaico del 2%. Ancora più marcato il calo dell’eolico, che ha chiuso il mese a quota -29%. In flessione la produzione idrica, che segna un -13,2%, e il geotermico che registra un -2,5%.
A mostrare un segno positivo è invece la produzione termica, che ha chiuso il bilancio mensile a quota +7,7%. Le rinnovabili complessivamente hanno coperto il 36,3% della domanda elettrica nazionale. La percentuale sale al 41,7% se si analizza il dato in rapporto alla produzione nazionale. A incidere maggiormente nel mix delle energie pulite è l’idroelettrico, che rappresenta il 40,3% della produzione rinnovabile nazionale, seguito dal fotovoltaico a quota 22,7%. L’idroelettrico copre il 14,6% dei consumi elettrici del Paese, mentre il fotovoltaico soddisfa l’8,3% della richiesta elettrica.
Il bilancio annuale è tutt’altro che roseo. La produzione di elettricità da fonti rinnovabili nel 2016 è stata di 83,7 TWh a fronte degli 86,2 TWh registrati nel 2015. Il rapporto mensile di Terna rivela un calo dei consumi di elettricità dello 0,7% rispetto a settembre del 2015. La domanda elettrica lo scorso mese è stata di 26,3 miliardi di kWh, soddisfatti all’89% dalla produzione nazionale e per la quota restante dagli scambi con l’estero. Rispetto a settembre 2015 la produzione nazionale è aumentata dell’1,4%, attestandosi sui 23,6 miliardi di kWh.
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