Numerose esplorazioni, ben 70 analisi del Dna, una ricerca durata oltre due anni che ha visto impegnati tecnici, esperti del calibro di Attilio Scienza, tre università – quelle di Berlino, Padova e Milano – e ancora enti come il CRA-Vit di Conegliano. E’ da questi presupposti che parte il lavoro del Consorzio Vini Venezia che si prepara a presentare un altro grande progetto: far rivivere le viti della Serenissima all’interno dell’antico convento dei Carmelitani Scalzi.
Questo importante progetto è stato selezionato ed oggetto di aiuto da parte della Camera di commercio di Venezia la quale finanzierà la produzione di materiale promozionale e informativo che sarà di supporto alle visite guidate che il Consorzio Vini Venezia e Venezia Wine and Food organizzeranno in occasione di Expo 2015.
Il progetto è stato approvato anche dal Comitato Venice to Expo 2015 che ne ha riconosciuto la grande valenza culturale con grande potenzialità di divenire luogo di visita per un turismo alternativo.