Elaborazione di nuovi strumenti, metodologie, tecniche e strategie per la conservazione delle aree marino-costiere, stimando e prevenendo i rischi connessi alle attività antropiche e promuovendo nel contempo una fruibilità sostenibile delle stesse aree. Questa la missione del progetto “Great Med” (Generating a Risk and Ecological Analysis Toolkit for the Mediterranean), finanziato dalla Comunità europea nell’ambito del programma “Enpi Cbc Med” e guidato dall’Università “La Sapienza” di Roma.
Giovedì 19 marzo, a partire dalle ore 10.30, presso l'Aula magna della facoltà di Architettura (Fontanella Borghese) a Roma si terrà la “Mid Term Conference” che farà il punto proprio su questo progetto.
“Great Med” dovrà elaborare un toolkit per la gestione integrata delle zone costiere, contenente una procedura di valutazione relativa a:
• Biodiversità nelle aree costiere mediterranee;
• Metodologie di classificazione delle coste mediterranee in base al rischio di contaminazione da idrocarburi e Hns;
• Procedure per valutare l'impatto dell'urbanizzazione e buone pratiche per la progettazione di strutture turistiche ecosostenibili e a bassi consumi energetici
• Pianificazione di interventi di gestione costiera integrata
Inoltre, si propone di creare una rete di partner, istituzioni e amministrazioni europei e mediterranei.
Dopo una breve presentazione del progetto, particolare attenzione sarà data ad i primi risultati ottenuti relativamente allo stato della biodiversità e all'uso del suolo ed all'analisi dei rischi dovuti all'inquinamento ed all'antropizzazione delle aree di studio individuate in Libano, Tunisia, Francia e Italia, con particolare riferimento al golfo di Cagliari.
All’evento prenderanno parte i partner del progetto provenienti da quattro nazioni (Francia, Tunisia, Libano e Italia) nonché il direttore generale della Direzione generale per la protezione della natura e del mare del Mattm (ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare), la Direzione generale per l’internazionalizzazione della ricerca del Miur (ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca) e l’ente di protezione internazionale delle Nazione Unite Unep-Map Pap Rac (Priority actions programme / Regional activity centre of the mediterranean action plan). Interverranno inoltre importanti istituzioni nazionali e locali interessate al progetto, tra cui i presidenti di Federparchi, Wwf, RomaNatura e Marevivo, il capo dipartimento "Monitoraggio e valutazione della qualità dell'ambiente marino" dell’Ispra (Istituto superiore di protezione ambientale), l’Agenzia Spaziale Italia, Greenpeace Italia, Legambiente, Unioncamere, nonché i presidenti di importanti aree naturali protette (Parco nazionale delle Cinque Terre, Parco nazionale del Circeo e Riserva di Castelporziano).