Il Copa e la Cogeca hanno inviato una comunicazione al Commissario europeo per l'agricoltura, Phil Hogan, indicando gli aspetti per cui la semplificazione della politica agricola comune (PAC) è necessaria.L'iniziativa fa seguito al lancio da parte della Commissione di un esercizio di valutazione per quest'anno sulla semplificazione di tutta la legislazione agricola e sulla riduzione della burocrazia per i produttori, in cui le principali parti interessate sono invitate a inviare commenti.
Nel presentare alcuni punti chiave il Segretario generale del Copa-Cogeca,Pekka Pesonen, ha sottolineato: "I problemi più urgenti che gli agricoltori di tutta Europa affrontano nell'attuare la nuova PAC consistono nelle lacune della normativa e nella mancanza di chiarezza, in particolare per quanto concerne le norme relative all'inverdimento, il famoso greening”. Il rischio di incorrere in errori non intenzionali nei primi anni di attuazione della PAC sarà dunque alto, cosa che comporterà automaticamente dei tagli dei pagamenti. Siccome è già troppo tardi per fornire chiarezza in merito alle norme, deve esserci di conseguenza un certo livello di tolleranza nei primi anni. Inoltre, tutto il sistema di sanzioni deve essere rivisto poiché anche minimi errori possono comportare una riduzione considerevole dei pagamenti destinati agli agricoltori".
"Siamo anche estremamente preoccupati che il numero dicontrolli aumenti per via dei numerosi regimi di aiuti diretti in seno alla nuova PAC. Dobbiamo garantire che tutte le condizioni di ammissibilità per le misure di inverdimento siano controllate al momento opportuno con il più alto tasso di controlli finché tutte le potenziali aree di interesse ecologico non vengano cartografate. Ad esempio riteniamo sensato controllare in un'unica ispezione tutti i requisiti di inverdimento che possono essere verificati in quel momento", ha dichiarato.
"Inoltre, la mole crescente di informazioni richieste renderà la domanda di aiuto più complessa per gli agricoltori, specialmente nel 2015, a causa del brevissimo lasso di tempo a loro disposizione. Un modo per ridurre l'onere consiste nel garantire che gli agricoltori abbiano la possibilità di correggere gli errori durante il processo di presentazione della domanda", ha aggiunto.
Nel lungo termine, quando la Commissione avrà acquisito maggiore esperienza nei primi anni di attuazione, si dovrà valutare qual è stato l'impatto di queste misure sul potenziale produttivo dell'UE e se sono risultati chiari vantaggi per l'ambiente. Ciò è particolarmente importante dato che la domanda alimentare mondiale dovrebbe aumentare del 60% entro il 2050 e che le risorse sono limitate, ha concluso.