Le politiche e le strategie di tutela non si possono fare individualmente o isolatamente, hanno bisogno di condivisione. Con questo proposito che riassume lo spirito dell'incontro organizzato questa mattina a Roma al Ministero delle Politiche Agricole dal Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP su "DOP e IGP: politiche e strategie di tutela", il Presidente del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP, Stefano Berni, ha aperto i lavori di quello che è stato un momento di riflessione e confronto a più voci per coinvolgere a vario titolo tutto il settore delle DOP e IGP, andando quindi oltre l’analisi del singolo prodotto Aceto Balsamico di Modena.
"Insieme ad AICIG e a Qualivita – ha detto Berni – abbiamo voluto offrire il nostro contributo per stimolare una nuova “primavera” di tutela e rilanciare i nostri prodotti: la tutela non è solo un’azione, ma anzitutto una politica strategica da “pensare” e impostare con la collaborazione dei Consorzi stessi e delle istituzioni".
L’obiettivo dell’indagine ha riguardato la misurazione del livello di notorietà e conoscenze sull’Aceto Balsamico di Modena IGP nel consumatore dei tre paesi oggetto di studio – Italia, Francia e Germania, indagando su tre ambiti: la valenza evocativa del termine "balsamico", la conoscenza dell'origine territoriale e le abitudini di consumo dell'Aceto Balsamico di Modena IGP. Le risposte arrivate con l'indagine Nomisma (3900 interviste realizzate sui consumatori dei tre paesi) non lasciano spazio a dubbi: l’Aceto Balsamico è un prodotto noto e inconfondibile, non solo in Italia ma anche in Germania e Francia.
Il 97% degli italiani conosce l’Aceto balsamico di Modena IGP, ma l’awareness riguarda anche i tedeschi e francesi dove la percentuale supera l’80%. Si tratta di un prodotto che ha conquistato le tavole di molti italiani l’83% dei quali consuma costantemente questo prodotto; mentre la penetrazione dei mercati in Francia e Germania, si attesta tra il 60 e il 70%. Questa elevata conoscenza allarga enormemente la portata evocativa della parola tanto che dall’indagine risulta che il termine balsamico, in Italia, chiama alla mente di 9 consumatori su 10 proprio l’Aceto Balsamico di Modena IGP e le sue caratteristiche organolettiche e metodi di produzione tipici. Sorprendentemente molto elevata è anche l’associazione negli altri due paesi dove la percentuale arriva fino al 70%.
Dal punto di vista del consumo del prodotto l’indagine attesta che in Italia il 54% dei consumatori riconduce il termine balsamico a prodotti che vengono realizzati nel territorio di Modena e un altro 21% all’Emilia Romagna, in Germania l’86% e in Francia il 61% dei consumatori attribuisce l’origine italiana al prodotto denominato balsamico. Sul fronte nazionale, l’83% delle famiglie italiane ha consumato l’Aceto almeno una volta nel 2014; il consumo riguarda 2 famiglie su 3 sia in Francia che in Germania, ma ci sono anche consumatori affezionati tanto che il 44% dei consumatori italiani lo usano almeno 2/3 volte a settimana, come il 35% dei francesi e il 24 % dei tedeschi.