Superata la prima fase dell’emergenza Coronavirus, Treviso lancia un segnale positivo e di speranza attraverso l’arte.
Martedì 2 giugno 2020, in occasione della Festa della Repubblica, riaprono i Musei civici Luigi Bailo e Santa Caterina, quest'ultimo con la mostra NATURA IN POSA. Capolavori dal Kunsthistorisches Museum di Vienna in dialogo con la fotografia contemporanea, promossa dalla Città di Treviso e Civita Tre Venezie, in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Proprio l’importante istituzione viennese ha confermato, fino al 27 settembre 2020, tutti i prestiti che costituiscono l’asse portante dell’esposizione che documenta come il soggetto dello Still life, la Natura morta, si sia sviluppato tra la fine del Cinquecento e lungo tutto il XVII secolo, invitando lo spettatore a guardare sotto una nuova luce uno dei generi più suggestivi della pittura europea.
Per ripartire dall'arte e dalla bellezza, in un momento così delicato per la vita della città e del Paese, sarà possibile visitare, per la prima settimana di apertura, l'esposizione e le collezioni dei Musei civici Santa Caterina e Luigi Bailo gratuitamente fino a domenica 7 giugno, un segnale importante che testimonia la fiducia nel futuro e nella cultura. Per promuovere ulteriormente il patrimonio culturale museale l'Amministrazione comunale ha, inoltre, deciso di offrire ai cittadini trevigiani, ovvero nati e-o residenti a Treviso, l’ingresso gratuito alle collezioni civiche del Museo Santa Caterina e Luigi Bailo, nei giorni di martedì e mercoledì, dal 9 giugno al 27 settembre.
Martedì 2 giugno, alle ore 11.30, presso il Museo Santa Caterina, l'Assessore ai Beni Culturali e Turismo della Città di Treviso, Lavinia Colonna Preti, accoglierà la stampa, portando il saluto dell'Amministrazione comunale, insieme alla conservatrice dei Musei civici, Maria Elisabetta Gerhardinger, per presentare un nuovo progetto. L'esposizione Natura in posa regalerà, infatti, ai visitatori un’interessante novità, un nuovo spunto di riflessione sul tema principale dalla rassegna. Si tratta del percorso curato dalla dott.ssa Gerhardinger, Dalla Natura in posa ai Musei, che tramite una serie di pannelli di approfondimento mette in relazione alcune opere appartenenti alle collezioni dei musei civici con le opere della mostra. Nella Pinacoteca di Santa Caterina sono visibili in particolare alcuni dipinti – quali ad esempio il Ritratto di due giovani sposi dipinto da Ludovico Pozzoserrato nel 1595 o il Ritratto di frate domenicano (1526) di Lorenzo Lotto – in cui le composizioni di elementi naturalistici o di oggetti accuratamente accostati, pur non rappresentando il soggetto principale, suggeriscono quei significati nascosti che è necessario decifrare per penetrare la vera realtà dell’opera, e che possono dialogare perfettamente con gli eleganti fiori o le splendide tavole imbandite della rassegna Natura in posa.
Nella mattinata del 2 giugno sarà inoltre possibile partecipare a due visite guidate gratuite a cura di Maria Elisabetta Gerhardingher per scoprire il nuovo itinerario. Gli appuntamenti si svolgono alle ore 11. 30 e alle 12.30, senza bisogno di prenotazione, fino a un massimo di 15 partecipanti, in ottemperanza alle prescrizioni per il contenimento del COVID-19.
La mostra Natura in posa sarà visitabile, dopo la prima settimana di apertura straordinaria, dal giovedì alla domenica, dalle ore 11 alle 19; i Musei civici Santa Caterina e Luigi Bailo saranno sempre aperti dal martedì alla domenica, rispettivamente dalle 11 alle 19 e dalle 10 alle 18. L'accesso ai Musei civici e alla mostra sarà contingentato nel rispetto di tutte le norme di sicurezza, con alcune prescrizioni da osservare, quali l'obbligo dell'uso della mascherina durante la permanenza in mostra, che non dovrà superare i 90 minuti; la distanza di sicurezza di un metro tra le persone; l'obbligo di igienizzarsi le mani all'ingresso e all'interno delle sale espositive, grazie ai dispenser igienizzanti posti in più punti del Museo. All’ingresso sarà inoltre rilevata la temperatura corporea, con termometro senza contatto; nel caso si registrasse una temperatura maggiore o uguale a 37,5° non sarà possibile accedere al Museo.
I visitatori saranno sempre assistiti dal personale interno, che fornirà ogni informazione sulle regole di comportamento previste, evidenziate anche tramite opportuna segnaletica.
In tema di sicurezza, un'importante collaborazione da segnalare è quella intrapresa dal department store trevigiano Coin, che ha voluto contribuire alla ripartenza delle attività museali donando mascherine riutilizzabili e lavabili a tutto il personale dei Musei Civici. Si tratta delle maschere Co-ver, ad uso medico tipo I attestate dall'Istituto Superiore di Sanità, provenienti da filiera Made in Italy e realizzate dall’Impresa Sociale Quid di Verona con cui Coin già collabora per una collezione sostenibile e inclusiva a marchio QUID/Coincasa. La cooperativa offre opportunità di lavoro a persone vulnerabili (soprattutto donne) e ha riconvertito parte della produzione per realizzare mascherine in tessuto a minore impatto ambientale, tema già caro alla cooperativa dal momento che con il suo brand di moda etica e sostenibile, realizza dal 2013 capi di abbigliamento e accessori con tessuti di eccedenza di aziende tessili e moda.
Un'iniziativa che s'inserisce nell'ambito di una sinergia tra pubblico e privato finalizzata alla valorizzazione della cultura come punto di partenza di una nuova fase per la città.
Natura in posa è curata per la sezione antica da Francesca Del Torre, con Gerlinde Gruber e Sabine Pénot – responsabili del Kunsthistorisches Museum di Vienna rispettivamente per la pittura italiana, fiamminga e olandese – e da Denis Curti, direttore artistico della Casa dei Tre Oci di Venezia, per la sezione fotografica.
Dalla prestigiosa collezione del Kunsthistorisches Museum di Vienna sono giunti a Treviso 50 capolavori – presentati per la prima volta in Italia – di artisti quali Francesco Bassano, Jan Brueghel il Vecchio, Evaristo Baschenis, che incantano per fasto, creatività e perfezione di esecuzione e dialogano con i prestiti di importanti musei e fondazioni venete e le più iconiche fotografie contemporanee, di autori come David LaChapelle, Martin Parr e Robert Mapplethorpe.
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