I decessi in Germania a causa del batterio killer aumentano di giorno in giorno senza che si riesca a scoprire la causa di questa epidemia. Prima i cetrioli, poi i germogli di soia sono stati accusati con molta semplicità dalle stesse Autorità tedesche, di essere le cause scatenanti, ma alla fine i produttori di generi ortofrutticoli stanno pagando le conseguenze più pesanti.
I consumatori di tutti gli Stati membri hanno reagito in maniera istintiva, come di solito fanno i consumatori di fronte alle paure generiche, e hanno ridotto drasticamente i consumi di prodotti ortofrutticoli. In Italia un primo calcolo delle perdite subite parla di 100 milioni di euro. I ministri agricoli europei nel Consiglio straordinario del 7 giugno 2011 hanno preso atto della disponibilità della Commissione di stanziare 150 milioni di euro per compensare le perdite dei produttori ortofrutticoli, aderenti o meno ad organizzazioni dei produttori. Lo stanziamento verrebbe formalizzato nel prossimo Consiglio con l'approvazione di una proposta di regolamento che consentirebbe di pagare subito la compensazione per la mancata commercializzazione dei cetrioli e di altri ortofrutticoli.
La compensazione che la Commissione Ue propone agli agricoltori colpiti dalla crisi seguita alle notizie sul batterio-killer equivalgono al 30% del valore dei prodotti invenduti e ritirati dal mercato, calcolato sulla media del periodo 2007/2010. Nel caso dei cetrioli, i vegetali che più hanno risentito del calo dei consumi, il prezzo è di 0,48 euro al chilo, e l'indennizzo previsto è di 0,144 euro. Questo rimborso si aggiunge a quello già normalmente previsto per l'invenduto degli agricoltori che fanno parte delle organizzazioni di produttori ortofrutticoli (Aop), i cosiddetti "interventi tramite ritiri di mercato", pari a 0,18 euro per chilo di prodotto di cui il 50% a carico della Commissione Ue e il 50% degli Stati. L'impegno europeo complessivo da 150 milioni, preannunciato dal Commissario Dacian Ciolos prima del Consiglio straordinario sull'emergenza che ha colpito il settore in seguito all'epidemia di E-coli, e' stato calcolato sulla base degli invenduti dall'inizio della crisi (la scorsa settimana) fino alla fine di giugno. L'intervento sarà necessario dall'inizio della crisi (scoppiata l'ultima settimana di maggio) fino alla fine di giugno e proverra' dalla Pac, la Politica agricola comune.